Come dice il nome, si tratta di un’imbarcazione antisommergibile senza equipaggio, progettata per dare la caccia a eventuali sommergibili nemici. Lunga circa 40 metri,per un peso di oltre 140 tonnellate, questa nave ultra tecnologica può essere considerata un incrocio tra un mezzo self driving e un drone. Come i primi, sarà in grado di navigare seguendo da sola, “tutte le leggi del mare”, come ha dichiarato in un comunicato il direttore dell’Agenzia Steve Walker, di gestire tutte le operazioni in modo completamente autonomo e di operare insieme ad altri mezzi di superficie tradizionali o robot sottomarini. Come i droni, invece, è dotata di un sistema di controllo avanzato che le permette di comunicare con gli operatori da remoto.
Il mezzo super sofisticato, ottimizzato per individuare anche i modelli di sommergibile più silenziosi che adottano motori diesel-elettrici, oltre che per le missioni di ricognizione, è stato pensato anche per essere utilizzato per trasportare rifornimenti ad altre imbarcazioni, per impieghi nella logistica e per rilevare la presenza di mine sottomarine.
Dopo il varo previsto nei cantieri navali di Portland, nello stato dell’Oregon, Actuv sarà impegnata per 18 mesi nei test di prova in mare, sotto il controllo Office of naval research e dello Space and naval systems warfare command, in modo da valutare dal vivo le reali potenzialità del mezzo e dei sofisticati sistemi di gestione dei quali è dotato.
L’Agenzia della difesa prevede anche che i costi per lo sviluppo del progetto saranno ripagati nella fase operativa, durante la quale non verrà impiegato equipaggio. Un bel vantaggio sia per le casse del governo sia in termini di vite umane risparmiate, in quanto nei pericolosi scenari di missione ai quali è destinato il mezzo non vi saranno più rischi per il personale umano.
Fonte della notizia sul gruppo "robotica news"
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