Seguire i risultati applicativi della ricerca robotica è oggi un’ impresa ardua ed è senz’altro difficile fare delle previsioni di come sarà nel prossimo futuro un sistema robotizzato o meglio un robot.
Indubbiamente la realizzazione di sistemi robotici avanzati permea in modo pervasivo ambiti diversi della nostra vita : una colonizzazione lenta e continua che ci ricorda come presto i robot saranno diffusi come oggi lo sono i computers.
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Ci sembrano ormai lontani i tempi in cui i robot, essenzialmente riconducibili a sistemi robotici manipolativi, trovavano impiego in ambiti ben definiti e strutturati del sistema produttivo dove robot ed esseri umani dovevano, per ragioni di sicurezza, essere fisicamente separati. Dopo le fabbriche e i laboratori di ricerca, in un futuro nemmeno troppo lontano, i robot saranno tra noi nelle nostre case e nelle nostre le città.
ROBOTICA INDUSTRIALE
L’Italia è uno dei paesi leader nel mondo nel settore della robotica e i ricercatori italiani hanno da sempre dato contributi originali e significativi. Perché non ricordare che uno dei primissimi robot del mondo a due bracci, cioè dotato di due strumenti prensili e coordinati tra loro, allo stesso modo delle braccia umane, fu il Sigma sviluppato da Olivetti nel 1973 ed utilizzato per operazioni di montaggio.
Abbiamo una tradizione consolidata di ricerca robotica della quale essere orgogliosi. L’ingegner Mario Salmon fu uno dei primi docenti a tenere a Milano un corso specialistico di Robotica ed ha raccontato la sua attività in un libro dal titolo “Anni 70: un caso di innovazione e di vita alla Olivetti, nascita e crescita del robot SIGMA”. Un libro veramente ricco di acute considerazioni, in gran parte tutt’ora valide, e che rappresentano bene alcune delle problematiche tipiche dell’automazione industriale e della sostituzione del lavoro umano con macchine che allora venivano definite un” poco intelligenti”.
Mentre negli anni '80 i robot erano principalmente impiegati nella fabbrica automatica, dove la macchina sostituisce fondamentalmente l'uomo, negli ultimi vent’anni abbiamo assistito a tutta una serie di innovazioni evolutive dovute in grande parte ai successi della ricerca sull’intelligenza artificiale e ai progressi delle tecnologie di supporto. Non ci sono solo robot che lavorano in ambienti tradizionali, ma la robotica classica ha allargato i suoi interessi anche per altri settori produttivi (elettronica, food & beverage tra i più significativi) e per diversificate applicazioni (assemblaggio,asservimento macchine, logistica automatizzata etc.
Anche i dati lo confermano l’International Federation of Robotics e l’ Associazione Italiana di Robotica e Automazione, indicano il comparto in continua crescita fino al 2017 ed entro il 2018, circa 1,3 milioni di robot industriali entreranno servizio nelle fabbriche di tutto il mondo.
Vi consigliamo di visualizzare questo simpatico video che è stato fatto in collaborazione tra la Comau e il famoso campione Marco Belinelli
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